Percorsi con l’utilizzo della tecnica
EMDR per la risoluzione dei traumi
Si tratta di un approccio complesso ma ben strutturato usato per accedere, neutralizzare e portare a una risoluzione adattiva i ricordi di esperienze traumatiche che stanno alla base di disturbi psicologici, quali il disturbo da Stress Post Traumatico, ma non solo. Le esperienze traumatiche possono infatti determinare problematiche legate all’autocontrollo e alla gestione delle emozioni, sintomi psicosomatici, disturbi relazionali, interpersonali e della sfera sessuale. Le esperienze traumatiche possono consistere in: piccoli/grandi traumi subiti nell’età dell’infanzia e dello sviluppo (abusi o carenze affettive di cui si è sofferto da piccoli, propri comportamenti per cui ci si sente in colpa, incidenti o violenze a cui si è assistito), eventi stressanti nell’ambito delle esperienze comuni (lutti per la morte di persone care, malattia cronica, perdite finanziarie, insuccessi scolastici o lavorativi conflitti, separazioni e traumi sentimentali, cambiamenti); eventi stressanti al di fuori dell’esperienza umana consueta,quali disastri naturali (terremoti, inondazioni) o disastri provocati dall’uomo (incidenti gravi, torture, violenza).
Spesso le persone sviluppano cognizioni negative riguardo se stesse dopo esperienze di vita traumatiche, il che dimostra che un dato evento è stato un fattore che ha fortemente condizionato la vita della persona, che necessita di essere adeguatamente assimilato ed elaborato. I traumi non risolti sono caratterizzati da visioni negative rispetto a se stessi e generalmente impattano sulla essere umano determinando forme disfunzionali che possono condizionare negativamente la vita della singola persona, ma anche della coppia e della famiglia.
L’EMDR risulta particolarmente efficace nel modificare l’intensità e la qualità delle emozioni connesse con questi ricordi in modo che esse risultino più adeguate per il soggetto. Concretamente l’EMDR consiste nell’individuare alcuni ricordi o immagini in qualche modo disturbanti, su cui viene effettuato un lavoro di rielaborazione. Per saperne di più www.emdritalia.it
Percorsi psicologici per il potenziamento dell’area personale e relazionale
A medici, insegnanti, genitori, operatori sociali, docenti (insegnanti), educatori professionali e a tutti i professionisti e le aziende, che intendono acquisire nuovi strumenti e condividere uno spazio di confronto e di crescita.
Quali attività?
Corsi di Psicologia e Comunicazione
Consulenze e incontri di supervisione clinica per professionisti, psicologi, medici, insegnanti, operatori sociali, educatori professionali
Scopo dell’orientamento è guidare i ragazzi e le loro famiglie alla scelta dei percorsi formativi. Questo tipo di consulenza psicologica aiuta a focalizzare l’attenzione su due poli: quello esterno (realtà scolastica, lavorativa, sociale, ecc.) e quello personale, mettendo in luce le potenzialità, le preferenze e i valori del ragazzo. La conoscenza di questi elementi facilita il ragazzo nell’operare una scelta più matura e a non farsi fuorviare da aspettative poco realistiche, proprie o della famiglia.
A chi è rivolto?
Studenti frequentanti la 3ª media per la scelta della scuola superiore.
Studenti frequentanti il 5° anno della scuola media superiore per la scelta del percorso universitario.
Ri-orientamento: per chi vuole rivedere una scelta già fatta e per chi vuol cambiare il percorso scolastico-formativo.
Il percorso si articola da 3 a 5 incontri di un’ora a cadenza settimanale e comprende la somministrazione di un test sugli interessi.
Potenziare le capacità di gestione dello stress al fine di ridurne drasticamente gli effetti più deleteri, fino a eliminarli
Trasformare lo stress in una nuova risorsa, una fonte di energia su cui far leva, una volta che si è imparato a conoscerlo e a controllarlo.
Lo stress lavoro-correlato
Stress da lavoro: analisi aziendale
Il Ministero del Lavoro, per orientare le aziende a valutare se lo stress può mettere a rischio la salute dei lavoratori, indica linee guida su come attuare il Testo unico per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro (D. Lgs 81/ 2008 e successive mod. con d.lgs. 106/2009).
Le aziende devono così, dal 1 gennaio 2011, adempiere agli obblighi secondo quanto previsto dal D. Lgs n. 81/2008 in materia di protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a stress lavoro-correlato. Tutti i datori di lavoro devono "misurare" lo stress dei propri dipendenti, provvedendo, qualora esista, a eliminarlo o almeno a ridurlo.
La valutazione del rischio stress lavoro correlato, eseguita attraverso l’analisi di alcuni elementi dell’organizzazione aziendale e somministrando check-list alla direzione aziendale e/o al personale idoneo ad esprimere un giudizio attendibile, è un processo di valutazione per la sicurezza e la salute dei lavoratori che ha per obiettivo prevenire malattie e/o infortuni derivanti da pericoli presenti sul luogo di lavoro.
Consiste in un esame sistematico di tutti gli aspetti dell’attività lavorativa per individuare:
cosa può provocare lesioni o danni
se è possibile eliminare i pericoli e, nel caso in cui ciò non sia possibile;
fonti di stress che possano comportare infortuni o danni diretti alla salute;
segnali di stress che possono segnalare la presenza di condizioni stressogene;
misure preventive o di protezione per controllare i rischi.
La valutazione del rischio è la base per una gestione efficace dello stress legato all’attività lavorativa.In seguito, al Responsabile del Personale, al RLS e al RSPP, si redige una relazione conclusiva di quanto rilevato, documento contenente anche eventuali proposte di intervento migliorativo di carattere generale ed eventuali proposte di approfondimento per quelle situazione dove il potenziale rischio si ritiene più elevato.
Training significa “allenamento” e Autogeno “che si genera da sé”. Il Training Autogeno è un metodo pratico di psicoterapia che agisce sull’unità psico-somatica e determina modificazioni fisiche e psicologiche apprezzabili nell’individuo, consentendo di intervenire su
numerosi disturbi funzionali di tipo neurovegetativo (cioè di origine psichica): cefalee, tachicardia, problemi respiratori, circolatori e altri; disturbi del sonno.
Il TA ha diversi campi di applicazione, tra questi ricordiamo il suo uso nello sport, nella psicoprofilassi al parto, nei trattamenti di bellezza.
La tecnica è stata ideata da J.H.Schultz, neurologo berlinese (1884-1970) e studioso di ipnosi; dopo circa un decennio di ricerche, egli espose nel 1932 questa tecnica di autodistensione psichica e somatica, che ha il fine di ristabilire equilibri funzionali alterati, decondizionare situazioni patologiche, e trasferire dinamismi positivi negli strati più profondi della personalità. Servendosi di tecniche autoipnotiche, si apprende gradualmente una serie di sei esercizi volti a modificare il tono muscolare, la funzionalità vascolare, l’attività cardiaca e polmonare fino all’equilibrio neurovegetativo e lo stato di coscienza. (Galimberti, Dizionario di Psicologia).
Si tratta di una tecnica di terapia breve utilizzata per migliorare le proprie potenzialità, far emergere le risorse personali e generare cambiamenti permanenti. Il raggiungimento della crescita personale e conseguentemente un miglioramento della qualità della vita vengono favoriti e facilitati attraverso un approccio dolce e graduale improntato sul rispetto totale del soggetto e sulla centralità che esso rappresenta all'interno del contesto ipnotico. Nell'ipnosi ericksoniana l'operatore crea il percorso insieme al soggetto attraverso l'instaurazione di un rapporto informale nel quale si crea un continuo scambio di input tra l'uno e l'altro. Questo nuovo approccio alla psicoterapia e alla psichiatria è stato ideato da Milton Hyland Erickson (1901 - 1980), e permetterebbe al terapeuta di intervenire sul paziente attingendo direttamente al materiale del soggetto stesso per trovare la soluzione al problema.
Il corso preparto è rivolto alle gestanti a partire dal terzo mese. Consiste in una serie di incontri di gruppo a cadenza settimanale tenuti in collaborazione da una psicologa ed un’ostetrica. Durante gli incontri si forniscono alle donne tutte le informazioni necessarie ad affrontare il parto con consapevolezza e tranquillità. Vengono apprese le tecniche di rilassamento e respirazione che possono aiutare ad alleviare i dolori del travaglio e si condividono emozioni, aspettative, ansie e timori. Si forniscono alle future mamme quegli strumenti e quelle conoscenze necessarie ad affrontare con fiducia e consapevolezza la gravidanza e il parto. Verranno inoltre impartite nozioni per diventare una mamma capace di comprendere i bisogni del proprio bambino.